Neologismi e Social Media: 7 “nuove” parole giapponesi (II parte)

Continua la serie sui neologismi giapponesi legati al mondo dei social con la seconda puntata dedicata di modi per esprimere il proprio gradimento verso qualcosa. (Ricordi? La prima parte dei neologismi e social media la trovi a questo link).

Con il filtro dello schermo, anche in giapponese la tentazione è quella di portare le reazioni all’estremo, tutto “like” o “dislike” senza sfumature.

Ecco quindi parole già esistenti, ma utilizzate con un nuovo significato, per indicare qualcosa “che spacca” oppure che addirittura “ci intrippa”. Ma anche come indicare qualcosa di noioso e insignificante che “ci rimbalza”.

Curiosi di sapere come si dica tutto questo in giapponese? Continuate a leggere.

UKERU 「ウケる」 


Vi sarà capitato di leggere su un post, o di sentire questa parola tra i protagonisti più giovani di serie o anime, come esclamazione di stupore o ammirazione.

「ウケる」 ukeru deriva dal comunissimo verbo 「受ける」 ukeru, vale a dire “ricevere”, che negli ultimi anni si è arricchito del significato di “piacere”, “essere divertente” o “essere popolare”, come attestato nei dizionari Daijirin o Kojien con la definizione di “Essere gradito, piacere ad un pubblico di spettatori o clienti”.

Da notare che in quest’accezione la grafia da rispettare è in katakana proprio per enfatizzarne l’uso figurato.

Qualche esempio per chiarirne l’uso:

このデザインは30代の女性にウケるようです

kono desain wa sanjū dai no jōsei ni ukeru nodesu

“Questo design è molto popolare tra le trentenni”


この芸人チョーウケるんですけど

Kono owarai bangumi chōukeru ndesukedo

“Questo programma comico è spassosissimo”


ウケるよ〜!

Ukeru yo!

Detto di cosa molto divertente: “Forte!” “Fa spaccare” (e varianti regionali come “Che taglio!”)

 

II NE – II NE KAESHI 「いいねいいね返し」


「いいね」 ii ne ovvero l’adattamento giapponese del “mi piace” di Facebook o del “like” di Instagram: la vanity metric più facile da quantificare ma non sempre affidabile come parametro del successo di qualsiasi contenuto.

Ii ne si accompagna spesso alla sua controparte “like for like” ovvero 「いいね返し」 ii ne kaeshi, letteralmente “restituzione di like” .

A prova della loro popolarità, いいね ii ne e いいね返し ii ne kaeshi compaiono rispettivamente al 6^ e al 4^ posto degli hashtag più usati in Giappone nel 2017 .

 

PATTO SHINAI 「パッとしない」


「パッと」Patto è una delle tante onomatopee (擬態語 gitaigo) che in giapponese servono per rendere ancora più accurata e vivida la descrizione dei tratti di un’azione.

Patto è qualcosa di veloce e, come il suono suggerisce, improvviso e che cattura l’attenzione ma qui, assieme alla forma negativa del verbo suru “fare”, assume il significato opposto, cioè qualcosa che “non fa patto” , ovvero non fa rumore, è qualcosa di noioso, inespressivo, che non emerge.

È esattamente il contrario dell’「インスタ映え」 instahae di cui abbiamo già parlato, e le cose パッとしない, quindi banali,  o anche il mostrare di avere una vita パッとしない, senza attrattiva, sono da evitare come il peggiore dei mali, per chi condivide contenuti sui social in maniera più o meno professionale.

 

HAMARU 「ハマる」


Come nel caso di ukeru, anche qui siamo davanti ad una parola preesistente che oggi gode di popolarità grazie ad un nuovo significato di utilizzo.

Se siete attenti e avete già una discreta competenza della lingua, vi sarà di sicuro già capitato di sentire o leggere di protagonisti che 「何々〜にハマってる」 nani nani ni hamatteru, “sono hamatteru in qualcosa”, quando dimostrano passione verso una cosa o una persona.

Hamaru, scritto in katakana sempre per evidenziare l’uso figurato, deriva dal verbo 「嵌る」 o 「填る」 hamaru dal significato originale di “inserirsi o incastrarsi perfettamente in qualcosa” oppure “impantanarsi, restare invischiato”.

Ecco quindi nel gioco delle metafore del quale è ricca la lingua giapponese, una nuova sfumatura di questo verbo, diversa dal semplice 「好き」suki, “piacere” inteso come preferenza personale, o 「夢中」 muchū, “essere entusiasta per qualcosa”.

La nuance di hamaru, pur essendo sempre positiva, è molto più intensa, esprimendo la situazione di essere preso, travolto, sommerso completamente da qualcuno o qualcosa che ci ha rapito il pensiero o il cuore.

 

Conoscevate questi termini? Avete curiosità su altre parole del lessico contemporaneo?

Spero comunque vi possano essere state utili per portare lo studio su un piano ancora di più di lingua viva e reale.


Vi ricordo che potete seguire Fabiana con le sue pillole di giapponese su Instagram, dove la trovate come @fabiana_ndr.

Fabiana

100% made in Umbria, ora di casa a Milano, dal 2004 che studio, parlo e qualche volta traduco giapponese.Ho un PhD in linguistica del quale vado fiera e, se volete farmi felice, chiedetemi di spiegare come ogni lingua interpreti il mondo.

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