Buongiorno a tutti e buon venerdì! Anche aprile è cominciato, e con esso, come forse saprete, in Giappone si apre ufficialmente un nuovo anno: è l’inizio dell’anno fiscale, delle scuole e università, e per molti è l’inizio di un nuovo lavoro. La primavera porta con sé il risveglio della natura, i fiori di ciliegio sbocciano e vengono celebrati, e nel farlo ci si prepara a una nuova vita, a un nuovo inizio. È il capodanno del Giappone, un po’ quello che rappresenta noi settembre, il mese della ripresa delle normali attività, dei nuovi progetti e propositi.
Oggi in Giappone è una giornata particolare: si festeggia infatti il Kanbutsue 灌仏会 (lavare l’immagine del Buddha), conosciuto soprattutto col nome di Hana Matsuri 花祭 (Festa dei Fiori).
La festa è una celebrazione che ricorda il compleanno del Buddha storico (Siddharta Gautama), legato al rituale del Vesak, una delle feste religiose più importanti del calendario buddista, nel corso della quale si celebrano, simbolicamente, la nascita, l’illuminazione (il raggiungimento del nirvana) e la morte del Gautama Buddha, e viene celebrata dai buddhisti di tutto il mondo e di tutte le tradizioni.
Hana matsuri: data e festeggiamenti
La data del compleanno di Buddha è basata sul calendario lunisolare e su quello Buddhista, pertanto non viene festeggiata ovunque nello stesso giorno. Nel sud-est asiatico, si celebra nel giorno di luna piena del mese di Vaisakha, secondo il calendario Buddhista, che quest’anno corrisponde al 26 maggio (2021).
Nell’Asia orientale, ad eccezione del Giappone, si celebra l’ottavo giorno del quarto mese secondo l’antico calendario lunare cinese, data che varia ogni anno. In Giappone, invece, si è celebrato seguendo il calendario lunare fino al 1837, quando venne adottato il calendario Gregoriano, e da allora la celebrazione è stata fissata per l’8 aprile.
In questa giornata vengono dedicate numerose e solenni cerimonie che omaggiano Buddha, con processioni e la realizzazione di piccoli edifici decorati con bellissimi fiori, al cui interno viene posto una statuetta del Buddha che i fedeli bagneranno con una bevanda sacra, l’amacha 甘茶, un tè dolce ottenuto lasciando in infusione foglie di ortensia in acqua bollente.
E per concludere questo breve articolo dedicato alle celebrazioni dello hana matsuri, vi lascio con 3 modi di dire che hanno per protagonista Buddha:
知らぬが仏
[shiranu ga Hotoke]
L’ignoranza ci rende Buddha, o diremmo noi, beata ignoranza! La parola hotoke 仏 significa appunta Buddha, e questo modo di dire si riferisce al fatto che se non sappiamo qualcosa, o non conosciamo una persona o lo stato delle cose, noi ci rapporteremo con queste in maniera inconsapevole, indifferente e calma, senza preconcetti, o agiremo senza troppi problemi, senza nemmeno pensarci. Puri di cuore, come se fossimo un Buddha.
仏の顔も三度
[Hotoke no kao mosando]
O anche i Buddha nel loro piccolo si arrabbiano! Letteralmente significa anche Buddha, se viene colpito tre volte (sando 三度) al volto (kao 顔) perde la pazienza; questo vuol dire che per quanto una persona sia buona e paziente, se subisce ripetutamente dei torti, alla fine si arrabbierà come tutti. Spesso in italiano viene reso con “anche un santo perde la pazienza”, ma io direi anche che se tiri troppo la corda, alla fine questa si spezza.
釈迦に説法
[Shaka ni seppō]
“Che fai, vuoi insegnare a Buddha?”, così una volta mi è stato detto, e solo dopo ho scoperto l’esistenza di questo modo di dire giapponese. Il significato letterale è fare un sermone (seppou 説法) a Buddha (Shaka 釈迦). In sostanza vuol dire dare consigli o suggerimenti a chi ha molta più esperienza di noi (appunto, insegnare a Buddha). Personalmente non riesco a trovare nulla di più fastidioso di chi pretende di insegnarti un qualcosa che già si sa benissimo, una situazione che a lavoro capita molto spesso, immagino sia successo anche a molti di voi, no? Il modo migliore per reagire? Fate i Buddha 😉 un bel sorriso e rimanete serafici! Avrete notato che in questo modo di dire si utilizzata un altro termine per Buddha: Shaka 釈迦, che viene da “Shakyamuni” 釈迦牟尼 , uno dei nomi dati a Siddharta Gautama mentre era ancora in vita.
Non mi rimane che salutarvi, e augurare a tutti voi una felice festa dei fiori e buon inizio di aprile! 🙂
Che meraviglia. Spero di riuscire a visitare presto il Giappone. È nella mia wishlist di viaggio 🙂
Complimenti per il blog.
Ciao Sara, benvenuta nel blog e grazie mille per i complimenti! 🙂 Ti auguro di riuscire presto a visitare il Giappone, sono sicura ti conquisterà! ^_^
A presto!