A spasso per i giardini di Tokyo

ひさしぶりね~

Eccomi di nuovo qui dopo quasi due mesi di “silenzio” stampa. Speravo sarei riuscita a riprendere prima la mia attività di blogger, ma le giornate piene sono state sostituite da altre di riposo assoluto, in cui anche il solo accendere il computer e decidere di scrivere qualcosa diventava un lavoro assolutamente non necessario. Ma ora è giunto il momento di tornare alla normalità e sebbene le giornate piene non manchino mai, anche la voglia di scrivere è tornata, e il post del ritorno non poteva che essere dedicato alla mia amata Tokyo.

Sono tanti gli aspetti, e tante città del Giappone che amo, ma nessun luogo come la capitale mi è nel cuore, e oggi stavo ripensando a un aspetto della metropoli che difficilmente viene a galla, presi come siamo dalle sue mille luci al neon, dai colori e da quella sensazione di giostra senza fine, che spesso pervade i visitatori della città: i suoi bellissimi giardini. Quando si pensa a Tokyo, si pensa più al cemento che non al verde, eppure la città nasconde al suo interno delle bellissime oasi di pace, dove riempirsi gli occhi delle bellezze della natura. Inoltre, ora che novembre è iniziato, l’autunno è ormai nel suo pieno e questo è sicuramente uno dei periodi migliori per visitare il paese e i suoi paesaggi.

Come forse saprete, il giardino in Giappone mira a creare una composizione scenica che imiti la natura nel modo più semplice e diretto possibile: alberi, rocce e acqua sono gli elementi fondamentali dei giardini, la cui realizzazione si basa su tre principi: la scala ridotta, attraverso una miniaturizzazione di paesaggi naturali; la simbolizzazione, che implica l’astrazione, come accade nei giardini secchi in cui la sabbia bianca rappresenta l’acqua; infine i paesaggi presi in prestito, in cui un panorama esterno al giardino, come una montagna, diventa sfondo rendendolo parte integrante della composizione scenica. Ma vediamo ora alcuni esempi di giardino che vi consiglio fortemente di visitare se siete a Tokyo, soprattutto in questo periodo.

Hamarikyu Onshi Teien 浜離宮恩賜庭園

Immagine tratta da japan-guide.com
Immagine tratta da japan-guide.com

Questo giardino è stato costruito in epoca Edo, nel XVII secolo, parco pubblico dal 1946, inizialmente faceva parte della villa Hamarikyū che apparteneva alla famiglia Tokugawa, ed era usato per la caccia alle anatre, solo in seguito fu trasformato in un giardino per passeggiate, tipico dell’epoca. Costruito sulla foce del fiume Sumida, offre la particolarità di avere uno stagno di acqua di mare alimentato dalla marea del porto di Tokyo e che, quindi, varia a seconda delle ore. All’interno del parco è possibile gustare il tè verde nella casa da tè posta sull’isolotto al centro del grande lago Shioiri, inoltre trovate un giardino di peonie e molti alberi di ciliegio, e sebbene non sia tra i giardini più famosi per il momijigari, c’è anche una buona concentrazione di aceri e gingko, tutto ciò rende questo bellissimo giardino perfetto per tutte le stagioni. Per entrare si paga una tariffa di ingresso di 300 Yen.

Come raggiungerlo:

Si trova a 5 minuti a piedi dalla stazione Shiodome della linea Toei Oedo e a una decina di minuti a piedi dalla stazione JR di Shimbashi. E’ raggiungibile da Asakusa con il Tokyo Water Bus, che impiega circa mezz’ora (e ha un costo di 740 yen, solo andata).

Koishikawa Korakuen 小石川後楽園

Immagine tratta da japan-guide.com
Immagine tratta da japan-guide.com

Una vera e propria oasi di tranquillità nel cuore di Tokyo, è sicuramente uno dei luoghi migliore per ammirare lo splendido foliage autunnale. Questo giardino, uno dei più antichi e meglio conservati di Tokyo, risale al periodo Edo e ha una struttura molto tradizionale, con la replica miniaturizzata di alcuni famosi paesaggi giapponesi, attraverso l’impiego di laghetti, pietre, alberi e collinette. Il giardino inoltre è ricco di elementi decorativi che rimandano alla cultura cinese, tra cui un giardino che simboleggia il lago cinese Seiko. E’ sicuramente una delle aree verdi di Tokyo che più merita una visita, in quanto regala paesaggi incantevoli in ogni stagione e, inoltre, ha un ricco calendario di eventi dedicati alla natura. Anche qui si paga una tariffa di ingresso di 300 yen.

Come raggiungerlo:

Si trova a 5-10 minuti dalla stazione Iidabashi di Toei Oedo, Tozai, Yurakucho e Nanboku.

Rikugien 六義園

Immagine tratta da japan-guide.com
Immagine tratta da japan-guide.com

Questo giardino è considerato, insieme al Koishikawa Korakuen, uno dei più belli di Tokyo, un magnifico esempio di giardino in stile kaiyū (回遊式), che si caratterizza per la presenza del laghetto al centro, circondato da varie case da tè e in cui il paesaggio viene modellato allo scopo di creare specifiche scene e panorami che vengono goduti dal visitatore attraversandoli. E’ stato realizzato nel XVIII secolo dal samurai e letterato Yanagisa Yoshiyaku, su incarico di Tokugawa Tsunayoshi. Il nome significa letteralmente “il giardino dei sei princìpi”, in riferimento ai sei elementi basilari che regolano la poesia tradizionale giapponese waka, e all’interno del giardino la disposizione degli elementi vegetali riproduce in miniatura 88 scene di famose poesie.

Togetsukyo del Rikugien. Immagine tratta da japan-guide.com
Togetsukyo del Rikugien.
Immagine tratta da japan-guide.com

Sicuramente la stagione migliore per visitarlo è quella autunnale, quando i suoi sentieri si tingono del rosso delle foglie di acero. Al suo interno è anche possibile prendere una tazza di tè verde (510 yen) nella Fukiage Chaya, una casa da tè che si trova sulla sponda a nord-ovest del laghetto centrale. Inoltre, durante la stagione autunnale e della fioritura dei ciliegi, sono previste delle illuminazioni notturne del giardino fino alle ore 21.00. Anche qui, la tariffa di ingresso è di 300 yen.

Come raggiungerlo:

Il giardino si trova a 5-10 minuti a piedi dalla stazione Komagome della Yamanote e della linea metropolitana Nanboku.

Shinjuku Gyoen 新宿御苑

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Si tratta di un vero e proprio parco nazionale, il più grande di Tokyo, al cui interno si trovano bellissimi giardini in stile tradizionale giapponese, ma anche francesi e inglesi. Il parco è molto grande (58 ettari) e in origine faceva parte della residenza a Tokyo del daimyo Kiyonari Naito durante il periodo Edo, in seguito fu trasformato per un periodo di tempo in orto botanico, per poi divenire di proprietà della famiglia imperiale nel 1903. Nel dopoguerra, fu riconvertito in parco pubblico. Ospita al suo interno più di 20000 alberi, tra cui molte specie rare, oltre a 1500 ciliegi molto popolari nel periodo della fioritura. Offre degli scenari molto belli anche in autunno, grazie alla presenza dei molti aceri. Per accedere si paga una tariffa di ingresso di 200 yen.

Come raggiungerlo:

Si trova a 5 minuti a piedi dalla stazione Shinjuku-gyoen-mae della linea Marunouchi e a 10 minuti dalla stazione JR Shinjuku della linea Yamanote.

Per oggi è tutto, spero che molti di voi abbiano la possibilità di volare in Giappone in questo periodo per ammirare i bellissimi colori dell’autunno. E voi, li avete già visitati questi bellissimi giardini? Quali sono i vostri preferiti a Tokyo?

Alla prossima 🙂

Daniela

Yamatologa per caso, traduttrice per passione, sognatrice di professione. Un vita in bilico tra Roma e il Giappone, e una passione per la fotografia, la cucina, i libri e i gatti.

6 Comments
  1. Bellissimi questi colori autunnali. Hamarikyu è il mio preferito, bellissimo anche d’estate e ci si può andare anche dopo aver fatto la crociera sul Sumida, visto che la barba fa tappa lì.

    1. Amo tantissimo i colori naturali. Hamarikyu è molto bello, piace tanto anche a me! Di questi mi manca di vedere giusto il Rikugien, lacuna che spero di colmare la prossima volta che andrò a Tokyo! 🙂

  2. Salve Daniela, davvero molto carino questo tuo post sui giardini di Tokyo.
    Io ho visto il Rikugien, tre anni fa, e ultimamente lo Shinjuku Gyoen, che però non mi ha entusiasmato.
    Il Rikugien è davvero un posto incantevole, e Tokyo nasconde altri angoli altrettanto incantevoli racchiusi tra i suoi grattacieli e le sue sopraelevate. Ad esempio, all’interno del Nezu Museum c’è un giardino oltremodo apprezzabile. Oppure, a poca distanza dal Museo dedicato a Basho, a pochi passi dalle sponde del Sumida, c’è il Kiyosumi garden, forse non troppo movimentato, ma comunque sempre molto “elegante”.
    Grazie per avermi fatto provare un pò di “nostalgia felice”, questa sera, pensando al Giappone…

    1. Ciao Barbara, grazie per il commento, sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto! 🙂
      Il Rikugien spero di riuscirlo a vedere presto, lo Shinjuku Gyoen l’ho visto due estati fa, tra questi è sicuramente quello meno affascinante, ma comunque è una bella zona verde dove rilassarsi. Grazie per le altre segnalazioni, Tokyo è piena di meravigliosi angoli nascosti! 🙂

  3. Ciao Daniela,
    il tuo articolo è davvero interessante!
    Mi sono da pocco trasferita in Giappone e lo prenderò sicuramente come spunto per i miei tour domenicali.

    Solo ieri sono stata al Rikugien ed era la prima volta. Inutile dire che sono rimasta sbalordiata!

    Grazie per il tuo lavoro!

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