Quali sono le ultime novità giapponesi in libreria?
Benvenuto luglio, quando l’estate raggiunge il suo acme, e tutti noi sogniamo solo una porzione di iceberg per combattere l’afa!
L’estate è per tanti di noi significa tempo di letture. Le vacanze, per chi può farle, o comunque la possibilità di avere più tempo libero, aumentano in maniera esponenziale la voglia di dedicarsi alla lettura. Almeno, per me è sempre stato così, e quest’anno spero di riuscire a mettermi in pari con la mia tsundoku che si allunga dismisura!
Devo dire che questo 2021 finora per me non è stato ricco di letture memorabili, ahimè, un po’ probabilmente per la stanchezza e la mancanza di concentrazione, ma anche perché non sono riuscita a trovare tanti libri che mi ispirassero quanto avrei voluto, e le letture fatte finora sono state abbastanza deludenti (a parte un paio di eccezioni, tra cui l’ultimo #librogiappone, di cui spero di parlarvi prestissimo). Al contrario, ho letto molti più manga di quanti ne abbia mai letto in passato, confermando una tendenza che avevo già notato: le nuove uscite di manga sono nettamente superiori, qualitativamente parlando, delle nuove uscite di narrativa.
Comunque, eccoci ora con le nuovissime uscite editoriali, per scoprire che estate ci attende per quanto riguarda i libri giapponesi, e i nuovi manga in uscita. Devo dire che, sulla carta, ho notato alcuni titoli davvero interessanti, speriamo non siano deludenti!
*Disclaimer: ho inserito link di affiliazione Amazon, se acquistate tramite il link, io riceverò una piccola percentuale (che di solito reinvesto nell’acquisto di altri libri). Liberissimi ovviamente di non usufruirne, e di ordinarli presso la vostra libreria di fiducia 🙂
Nuove uscite giapponesi d’estate
Letteratura
Un lavoro perfetto, di Tsumura Kikuko
Editore Marsilio, Traduzione di Francesco Vitucci
Questo titolo è uno di quelli che più mi attira: nel suo ruolo di consulente del lavoro, la signora Masakado è abituata a incontrare le persone più stravaganti, ad accogliere le richieste più insolite, e in genere è in grado di accontentare tutti. Così, quando una giovane donna si presenta presso la sua agenzia, è sicura di avere l’offerta adatta a lei. Dopo essersi licenziata in seguito a un esaurimento nervoso, la donna sembra infatti avere le idee molto chiare su ciò che vuole: oltre a essere vicino a casa, il nuovo impiego dovrà prevedere solo mansioni semplici e non offrire prospettive di carriera; dovrà essere, insomma, del tutto privo di sostanza, al limite tra il gioco e l’attività seria. Nelle singolari occupazioni che si prende in carico – dal sorvegliare uno scrittore sospettato di attività di contrabbando a inventare consigli che impreziosiscono la confezione di una marca di cracker di riso –, la neoassunta cerca soprattutto di non lasciarsi coinvolgere troppo. Ma nel suo saltare da un posto all’altro, nel suo acquisire regolarmente più responsabilità di quelle desiderate e ruoli più complicati del previsto, le diventa sempre più chiaro che non solo il lavoro perfetto non esiste, ma che quello che sta veramente cercando è qualcosa di molto più profondo. Ogni cambiamento comincia così a rappresentare una nuova fase di crescita interiore, fino alla consapevolezza che in tutto ciò che si fa c’è qualcosa di magico, di unico e di appagante, e che dobbiamo solo trovare (o non perdere) l’energia per riconoscerne la bellezza.
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I sette killer dello Shinkansen, di Kotaro Isaka
Editore Einaudi, Traduzione di Bruno Forzan.
Che estate sarebbe senza il nostro thriller d’ordinanza? Questa nuovissima pubblicazione (uscita il 15 giugno) di Einaudi promette faville.
Un treno partito da Tokyo e lanciato a trecento all’ora nella campagna giapponese. Una valigia piena di soldi nascosta in una delle carrozze. E sette assassini pronti a entrare in azione. Oji ha la faccia innocente di uno studente per bene, in realtà è un pericoloso psicopatico. È lui ad aver mandato in ospedale il figlio di Kimura, che ora si trova sullo Shinkansen – il treno proiettile – per vendicarsi. Ma Kimura e Oji non sono gli unici passeggeri pericolosi. Nanao, a suo dire l’assassino più sfigato del mondo, e la letale coppia formata da Mikan e Lemon sono sullo stesso treno. Chi o che cosa li ha riuniti in una manciata di vagoni? E chi arriverà vivo all’ultima stazione?
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La fabbrica, di Oyamada Hiroko
Editore Neri Pozza, Traduzione di Gianluca Coci
La fabbrica è grande, grigia e assomiglia in tutto e per tutto a una vera e propria città, con un ponte a due corsie, un servizio di autobus e una propria compagnia di taxi. Vetture e furgoni con il suo celebre logo percorrono tutti i giorni le strade dei dintorni, e non vi è genitore che non auguri ai figli una brillante carriera alle sue dipendenze. Per la giovane Yoshiko, fresca di laurea, l’assunzione nella fabbrica rappresenta di certo un sogno che si realizza, e poco importa che il lavoro le venga pagato a ore, sia a tempo determinato e preveda un’unica mansione: azionare una macchina distruggi documenti per tutto il giorno, in qualità di membro della cosiddetta «Squadra distruttori».
Per il briologo esperto in muschi Yoshio il salto di qualità è evidente: da ricercatore precario di una università di provincia a dipendente a tempo indeterminato nella famosa azienda in cui, a detta del suo professore, tutti i migliori laureati del paese sognano di entrare. E così Yoshio si ritrova a dirigere l’ufficio «sviluppo tetti verdi» del Reparto nuove soluzioni ambientali, che nemmeno esisteva prima del suo arrivo.
L’assunzione nella fabbrica pare provvidenziale anche per Ushiyama, che lavorava come tecnico informatico per una piccola ditta prima di essere licenziato in tronco e senza spiegazioni. Ora lavora come correttore di bozze al Reparto dati e documenti della fabbrica. Ha a che fare solo con fogli di carta, penne e matite e ancora non ha capito se deve ritenersi fortunato.
Tre giovani vite dedicate a una liturgia, il lavoro nella fabbrica, che, come un servizio di culto dovuto a un dio sconosciuto, governa il loro tempo. Che cosa produce, infatti, la fabbrica? Ed esiste ancora un mondo oltre i suoi confini?
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Nobuko. Storia di un amore, di Miyamoto Yuriko
Edizioni Elliot, Traduzione di Diego Cucinelli
Nuovissima uscita molto attesa, quella proposta dall’editore Elliot. Al termine della Prima Guerra Mondiale, Nobuko, ragazza giapponese con la passione per la scrittura, decide di trasferirsi a New York per iniziare una vita diversa da quella a cui era destinata in patria. Dopo qualche tempo incontra Tsukuda, un ricercatore giapponese: i due si innamorano, si sposano e tornano in Giappone. La differenza d’età, insieme a una opposta visione della vita, logorano la coppia portandola alla separazione. Pubblicato in Giappone nel 1924 e mai fino ad oggi tradotto in una lingua occidentale, Nobuko affronta per la prima volta da una prospettiva femminile la vita di coppia e il distacco ed è considerato una pietra miliare della narrativa giapponese moderna e femminista.
Tokyo. Stazione Ueno, di Yu Miri
21 Lettere Editore. Traduzione di Daniela Guarino
Un testo che aspettavo con trepidazione. Yu Miri, autrice di origini sudcoreane che spesso nei suoi romanzi da voce al Giappone degli invisibili. I suoi libri, premiati in patria coi più alti riconoscimenti letterari, sono critici verso la società nipponica e le contraddizioni della modernità. Vincitore del National Book Award come miglior opera straniera, Tokyo – Stazione Ueno è un ritratto sincero, privo di moralismi e toni drammatici, un quadro lirico e spietato della vita umana.
Tokyo, Parco di Ueno. I ciliegi fioriscono e i visitatori possono ammirare le bellezze storiche della capitale, ma ai margini di questo idillio si consuma una tragedia silenziosa. Lo sguardo delicato del protagonista accompagna il lettore alla scoperta non solo di un luogo meraviglioso e dei suoi angoli più nascosti, ma anche del dolore e della dignità di chi, come lui, all’interno del parco non vive più, ma sopravvive. Yu Miri ci racconta con semplice eleganza lo scarto tra la vita tradizionale giapponese e il boom economico della modernità, seguendo le vicende che portano Kazu a vivere ai margini della società, nella Tokyo delle Olimpiadi.
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Quando il cielo piove di indifferenza, di Shiga Izumi
Editore Atmosphere Libri, Traduzione di Veronica De Pieri
Un’opera legata al filone letterario post-Fukushima pubblicata a fine giugno per l’editore Atmosphere, che ultimamente sta pubblicando tantissime chicche letterarie.
Yoshida Yōhei, scapolo quarantenne, è impossibilitato a fuggire dalla sua cittadina minacciata dalle radiazioni e ormai divenuta città fantasma. A trattenerlo è la madre, allettata in seguito a un ictus e quindi bisognosa delle sue costanti cure e attenzioni. L’incontro con una volontaria nelle zone evacuate e l’improvvisa morte della madre rappresenteranno per il protagonista l’occasione per ricominciare. Nel secondo racconto Itō Kana, giovane sfollata presso la casa della zia, è scelta come protagonista di un docufilm realizzato dal club scolastico. Tema centrale del lungometraggio è l’incidente nucleare di Fukushima Daiichi e la desolazione delle zone evacuate. L’importanza delle relazioni umane e dei piccoli gesti quotidiani sono i veri protagonisti della scrittura delicata di Shiga Izumi. Sullo sfondo, le zone evacuate dominate dalla radiofobia e dalla disgregazione sociale.
Abbandonato sulle strade di agosto, di Itō Takami
Editore Lindau, Traduzione Massimo Soumaré
Nuovissima uscita per i tipi di Lindau, con un romanzo vincitore del Premio Akutagawa 2006, lettura perfetta per questa estate torridÈ l’ultimo giorno di agosto e il sole picchia spietato su Tokyo. Entro poche ore Atsushi, oltre a compiere trent’anni, divorzierà da sua moglie Chieko. Così, mentre fa il giro dei distributori di bibite della città per rifornirli di lattine, racconta alla collega Mizuki come il suo matrimonio sia naufragato in un mare di incomunicabilità. Quando si erano conosciuti ai tempi dell’università, Atsushi voleva diventare uno sceneggiatore di film, mentre Chieko l’editor di una prestigiosa rivista. Ma la vita ha riservato a entrambi un destino differente. In una capitale giapponese frenetica e allo stesso tempo sonnolenta, dove l’umidità estiva avvolge ogni cosa e fa tremolare i contorni degli edifici, Atsushi percorre le strade della metropoli in ansia per il proprio futuro ma nutrendo nel cuore un’ultima, segreta, speranza.
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Heaven, di Kawakami Mieko (in uscita agosto 2021)
Edizioni E/O, Traduzione di Gianluca Coci
Previsto per il 25 agosto, la nuovissima pubblicazione di Mieko Kawakami, autrice del best seller Seni e Uova (di cui vi avevo parlato qui), pubblicato sempre da Edizioni E/O, che si preannuncia come un altro titolo dirompente.
Heaven indaga l’esperienza e il significato della violenza e il conforto dell’amicizia. Bullizzato per il suo strabismo, il protagonista del romanzo soffre in silenzio. La sua unica tregua è l’amicizia con una ragazza, Kojima, anche lei continuamente vittima dei dispetti delle coetanee per via della trasandatezza con cui si presenta a scuola. Kojima invita il ragazzino protagonista a un fitto scambio epistolare innocente e pieno di sogni, dove non c’è posto per l’angoscia del bullismo. Le lettere si susseguono a gran ritmo, riempiendo fino all’estremo la custodia del dizionario dove il ragazzino le nasconde, nonché diventando l’unico motivo di gioia delle giornate dei due ragazzi, che a scuola tendono a eclissarsi, anche agli occhi l’uno dell’altra. Ci sono molti segreti, cose che secondo la piccola e intelligente Kojima, non potranno mai essere comprese dai compagni di classe, i quali non sanno fare altro che sfogare le loro debolezze su di lei e sul suo amico. Ma qual è la vera natura della loro amicizia se è il terrore ad alimentare il loro legame?
Manga
Princess Maison, volume 5, di Aoi Ikebe
Bao Publishing, Traduzione di Christine Minutoli
Uscito il 24 giugno il penultimo capitolo della storia di Numagoe Sachi e dell’acquisto della sua casa a Tokyo. Manca ormai davvero poco alla fine di questo meraviglioso manga, e i toni si fanno particolarmente malinconici: i personaggi di contorno rivelano la loro reale importanza, le amicizie tra Sachi e le ragazze dell’agenzia immobiliare si rafforzano e cominciamo a capire quanto il Signor Date ci tenga alla felicità della giovane cameriera che ha coronato il proprio sogno di possedere una casa. Ma Sachi è davvero felice? Ikebe Aoi racconta numerose vite con un talento purissimo e davvero notevole, tanto che è impossibile non affezionarsi al cast di questo manga.
Serie di sei volumi.
Mimikaki, un piacere per le orecchie, di Yaro Abe
Bao Publishing, Traduzione di Prisco Oliva
Dall’autore del super apprezzato La Taverna di Mezzanotte, sempre per Bao esce il volume con cui Abe Yaro ha debuttato come mangaka, che gli è valso un prestigioso premio della sua casa editrice, Shogakukan.
Il mimikaki è uno scovolino di legno lavorato per favorire la pulizia delle orecchie, ed esistono luoghi, in Giappone, dove ci si può far pulire le orecchie da una donna vestita in abiti tradizionali, esperta nell’uso del mimikaki. Questo volume raccoglie storie diversissime tra di loro, ma accomunate dal momento di presa di coscienza e rivelazione interiore scatenato dal sottoporsi a questa pratica antichissima, che ricorda la cura di una madre per i figli piccoli.
Volume autoconclusivo.
A breve, arriverà anche il post con i consigli di lettura per questa estate! Se avete altre segnalazioni, fatemele pure nei commenti!