Kōenji Awa Odori

Sono stata un po’ latitante, ultimamente, ma mi farò perdonare, promesso 🙂 Intanto, per ringraziarvi della pazienza, vi porto di nuovo in Giappone insieme a me, andiamo alla scoperta di un matsuri che segna la fine dell’estate a Tokyo, forse uno dei più belli della città, il famoso Kōenji Awa Odori.

È il nostro ultimo giorno a Tokyo, e già so quanto mi mancheranno le sue luci, le sue strade, le sue stazioni ferroviarie. Sono tanti i luoghi che vorrei salutare in questa giornata, ma abbiamo un appuntamento che ho rimandato da 3 anni: è l’ultimo week-end di agosto, l’estate sta (letteralmente) finendo, e a Tokyo ci sono gli ultimi matsuri estivi cui prendere parte. In particolare, c’è un festival a cui desidero assistere da tempo: si tratta del Kōenji Awa Odori, evento che gode di una grandissima fama e che si svolge nell’ultimo week-end di agosto: questo festival molto sentito, vede la partecipazione di numerosi gruppi e migliaia di persone che danzano a ritmo di musica per le strade di Kōenji, quartiere a ovest di Shinjuku.

Ma che cos’è l’Awa Odori?

Awa Odori di Tokushima. Fonte Wikipedia

L’Awa Odori è un festival legato alle celebrazioni dell’Obon, che si tiene dal 12 al 15 Agosto nella prefettura di Tokushima, nell’isola di Shikoku: è uno spettacolare festival di danze tradizionali, che ogni anno attira oltre 1,3 milioni di turisti. Awa è l’antico nome feudale di Tokushima, mentre Odori vuol dire “danza”: letteralmente, quindi, è la danza di Tokushima. Durante l’Awa Odori, gruppi di ballerini e musicisti in abiti tradizionali sfilano per le strade della città ballando al ritmo di taiko, shinobue e kane (tamburi, flauti traversi e campane).

L’Awa Odori sembra che diventò un’importante festa cittadina a partire dal 1586, quando Hachisuka Iemasa, daimyo della provincia, organizzò i festeggiamenti per l’apertura del castello di Tokushima. Gli invitati, dopo aver mangiato e bevuto in gran quantità, in preda all’ubriachezza iniziarono a ballare goffamente, mentre alcuni si improvvisarono musicisti.

Altre informazioni sull’Awa Odori festival di Tokushima le trovate sulla pagina inglese di Wikipedia.

Kōenji Awa Odori

Dopo il Festival di Tokushima, l’Awa Odori di Kōenji è il più grande festival di danze dell’Obon del paese. Negli ultimi anni questo festival ha acquisito sempre più importanza, e ogni anno vi partecipano più di diecimila danzatori e oltre 1 milione di visitatori.

Arriviamo a Kōenji nel pomeriggio, poco prima dell’inizio della sfilata di ballerini: le strade sono affollatissime di gente, sia locali che turisti stranieri, e ovunque si trovano stand di classico street food da matsuri. Nell’aria si respira tanta frenesia e allegria contagiose, iniziamo a vedere i gruppi di ballerini che si riuniscono, manca davvero poco all’inizio, e noi iniziamo a farci strada tra la folla di gente per trovare un posticino da cui ammirare le spettacolari danze.

Alla fine troviamo un buchetto in 15° fila, e noi zitti zitti ci mettiamo lì ad assistere a questa magia. La sfilata inizia, ed è un tripudio di danze, urla, musica e colori, una poesia per gli occhi, mi viene quasi da piangere. Da dove siamo non si vede benissimo lo spettacolo, ma riusciamo comunque a goderci le danze, che a un certo punto di fanno più frenetiche.

E insomma, noi stiamo qui ad osservare le ballerine che con le loro movenze sinuose ed eleganti sono quasi ipnotiche, quando a un certo punto mi volto, e mio marito non c’è più: guardo meglio, e vedo che è stato letteralmente “rapito” da un energico signore giapponese che si trovava seduto in prima fila su di un telone a terra, poco più avanti (non ho ancora capito come ha fatto a beccarci!).

Quindi, questo signore gentilissimo e adorabile decide che questi due stranieri meritano di assistere all’evento in prima fila, per cui ci spinge tra la folla ammassata sul marciapiede (inutile dire quanto mi sentissi in imbarazzo!), fa alzare il figlio accomodato su questo telone (non oso pensare da quante ore avessero preso quei posti) e ci fanno sedere al loro posto. Ma proprio letteralmente, ci hanno preso di peso e buttati in prima fila. C’è stato un attimo di tensione iniziale con un gruppetto di pazzi scatenati che non sembravano particolarmente felici di vederci lì, ma c’era troppa confusione per capire cosa si stessero dicendo, alla fine comunque siamo stati “accettati” nel gruppo e ci siamo seduti. Dall’ultimissima fila in piedi, accanto al negozio di tavole da WC (avrei tanto voluto comprarmene una!), alla prima fila VIP, con tanto di sushi vari da asporto. Roba da non crederci, della serie queste cose “soltanto in Giappone”.

Se volete vivere un po’ della calorosa e festaiola atmosfera dell’Awa Odori, ecco un video con alcuni momenti salienti del pomeriggio (tra cui, il rapimento!), spero vi piaccia 🙂

Daniela

Yamatologa per caso, traduttrice per passione, sognatrice di professione. Un vita in bilico tra Roma e il Giappone, e una passione per la fotografia, la cucina, i libri e i gatti.

5 Comments
  1. Che atmosfera meravigliosa! Mi mancano tanto i festival giapponesi, questo è da aggiungere alla lista per un futuro viaggio.
    E immagino bene l’avventura di trovarsi in prima fila… ne capitano di tutti i colori, quando si è stranieri in Giappone, e in queste situazioni la gentilezza delle persone nei confronti dei turisti a volte è commovente.

    1. Adoro l’atmosfera dei matsuri giapponesi, è una di quelle cose che non riesco a trovare da nessun’altra parte e che mi mancano sempre! Tra l’altro quel giorno ci eravamo imbattuti casualmente in un altro matsuri a Yanaka, mi è sembrato che Tokyo volesse salutarci in grande stile! 😀
      Nonostante conosca e frequenti i giapponesi da tanti anni ormai (nel bene e nel male, come potrai immaginare), ogni volta questa gentilezza e attenzione riescono sempre a stupirmi e commuovermi.

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